Consegna del Paul Harris alla Fondazione Umbria Jazz
31 Mag 2013
Buonasera,
come forse la maggior parte di noi sa, quest’anno Umbria Jazz compie quarant’anni! Una occasione davvero eccezionale per la vita della nostra città e regione che il Rotary Perugia Est ha deciso di sottolineare e solennizzare conferendo il più alto riconoscimento rotariano, il “Paul Harris” alla Fondazione Umbria Jazz qui rappresentata dal suo direttore Artistico nonché padre fondatore Carlo Pagnotta a cui va tutto il nostro plauso,, sincero ed incondizionato, per aver dato vita ad una manifestazione musicale di spessore e portata internazionale che fa onore a Perugia e all’Umbria.
Il momento storico, socio-culturale che stiamo attraversando è da tutti unanimemente riconosciuto, per l’Italia, come il più difficile dal secondo dopoguerra, contrassegnato da profonda recessione che partendo da ragioni strettamente economiche sta investendo quasi tutti gli aspetti della società civile. Umbria Jazz invece mi sembra di poter dire, che rappresenti, nella nostra regione, una realtà in contro tendenza, viva e vitale, indiscussa e sotto gli occhi di tutti, invitandoci, dunque, oltre che a festeggiarla, a prendere consapevolezza che attraverso le sue note musicali Perugia e l’Umbria hanno riverberato la propria immagine su tutto il territorio nazionale e nel mondo attirando un pubblico sempre più numeroso, attento, qualificato ed internazionale con una ricaduta economica, su tutto il territorio, non di secondaria importanza.
Un traguardo, quello di oggi, raggiunto grazie alla passione, la volontà e la capacità organizzativa, inutile dirlo, di Carlo Pagnotta che nel 1972 riusciva a dare una veste progettuale al suo amore per la musica jazz inviando una copia del progetto di festival di musica jazz al primo presidente della Regione,Pietro Conti. L’anno seguente, nel mese di agosto del 1973, con il contributo decisivo dell’assessore alla cultura Alberto Provantini, nasceva Umbia Jazz.
Amore per il jazz nutrito da Pagnotta, come ha dichiarato egli stesso apertamente ai diversi giornalisti che in questi giorni lo hanno avvicinato, sino dagli anni dell’Università che lo spinsero ad organizzare, nel 1955, un concerto di Luis Armstrong al teatro Morlacchi e l’anno seguente, il 1956, un altro di chet Batter alla sala dei Notari affiancando a queste iniziative di respiro internazionale altre di carattere locale, come possono considerarsi i numerosi concerti organizzati nelle sale dell’Accademia dei Filedoni, attuale sede del Consiglio regionale dell’Umbria. Iniziative che portarono alla nascita, nel 1960, del Jazz Perugia Club con Carlo Pagnotta presidente, affiancato da due collaboratori “storici”, Sauro Peducci che sarebbe diventato una colonna portante di Umbria Jazz e Argentino Stortini, entrambi prematuramente scomparsi, che qui meritano di essere ricordati non solo per il grande contributo dato alla crescita della manifestazione, ma anche per essere stati amici personali di chi vi parla.
Avviandoci a concludere mi sia concesso di sottolineare com i quaranta anni di vita di Umbria Jazz coincidano con quaranta anni della storia della gran parte dei presenti, un repertorio musicale che sedimentandosi dentro di noi è in grado di evocare sentimenti e ricordi. E’ dunque con grande soddisfazione ed onore non senza un pizzico di commozione che oggi, nella veste di presidente del club Rotary Perugia Est consegniamo all’amico Carlo, mente e cuore di Umbria Jazz, il “Paul Harris” il più alto riconoscimento rotariano, sapendo di interpretare i sentimenti di gratitudine e stima non solo dei presenti, ma di gran parte della città e dell’Umbria.
Il Presidente Emilio Gentile